Il ciclo riproduttivo delle donne cessa completamente in un periodo conosciuto come menopausa, una condizione fisiologica del tutto normale che a volte porta con se diversi fastidi e disturbi.
Le donne in menopausa spesso soffrono di vampate di calore, cefalee, atrofia dei genitali e delle mammelle, osteoporosi dovuta alla perdita di calcio dall’osso, e tanti altri sintomi più o meno variabili.
Questi sintomi sono causati da uno squilibrio ormonale, caratterizzato da un aumento significativo dell’ormone follicolo stimolante (FSH) e in misura minore dell’ormone luteinizzante (LH), e da una parallela diminuzione degli ormoni ovarici (estrogeno e progesterone).
Dopo circa 40 anni di cicli mestruali, il ciclo diviene irregolare (premenopausa) e, infine, si arresta.
La fine dei cicli riproduttivi è causata dall’esaurimento degli ovuli disponibili e da una mancata risposta delle ovaie alle gonadotropine, ormoni secreti dall’ipofisi anteriore che regolano in modo ciclico l’attività delle gonadi.
In particolare l’ormone follicolo stimolante (FSH) e l’ormone luteinizzante (LH) svolgono un ruolo determinante nel ciclo riproduttivo delle donne.
L’FSH stimola la maturazione del follicolo ovarico che produce sempre più estrogeni. Questi a livello uterino inducono la produzione di recettori per il progesterone, in modo tale che possa svolgere la sua azione sull’endometrio.
L’LH invece induce l’ovulazione, cioè la liberazione della cellula uovo matura dal follicolo, che così può essere fecondata.
Il follicolo dopo l’ovulazione si trasforma in corpo luteo che produce progesterone.
Sotto l’influenza del progesterone l’endometrio si prepara a un’eventuale gravidanza e si trasforma in una struttura secretoria
La combinazione di estrogeni e progesterone in circolo esercita un feedback negativo sulla secrezione ipofisaria di FSH e LH, impedendo lo sviluppo di altri follicoli durante lo stesso ciclo.
Durante la menopausa quando non si producono più estrogeni sotto l’effetto degli ormoni FSH e LH, si ha assenza di retroazione negativa e il livello di gonadotropine aumentano in modo sensibile, nel tentativo di stimolare la maturazione di follicoli ovarici.
Le modifiche dell’assetto ormonale durante la menopausa, e in particolare la mancanza di produzione di estrogeni e progesterone da parte delle ovaie, fanno prevalere la funzione delle ghiandole surrenali, le quali producono precursori ormonali come il pregnenolone e il deidroepiandrosterone che vengono convertiti in estrogeni, progesterone e testosterone.
Gli ormoni prodotti dalle ghiandole surrenali fanno trattenere liquidi, innalzano la glicemia e favoriscono la sintesi di tessuto adiposo (ormoni lipogenetici e glicogenetici).
Ecco perché una corretta alimentazione associata a una sana attività fisica in menopausa, può aiutare nel controllo del peso e dei livelli di colesterolo.
Nella dieta non devono mai mancare verdure fresche e frutta di stagione con proprietà antiossidanti, ricche di vitamine; legumi, fonti di fitoestrogeni naturali; cereali integrali; cibi ricchi di calcio e vitamina D.
Tra i cibi particolarmente consigliati, il pesce e gli alimenti ricchi di omega3; il latte scremato o parzialmente scremato che è meno grasso, per dare il giusto apporto all’organismo di minerali, vitamine essenziali, calcio per le ossa e proteine; derivati del latte come lo yogurt; prezzemolo, sedano, carciofi e melone per le proprietà diuretiche; il finocchio che è ricco di fitoestrogeni; le mandorle che contengono il boro che influenza il metabolismo del calcio; e la soia dalle tantissime proprietà.
La soia oltre ad aiutare ad abbassare il colesterolo, ed avere azione antiossidante, è un aiuto prezioso durante la menopausa in quanto ricca di isoflavoni (fitoestrogeni vegetali).
Gli isoflavoni sono sostanze di origine vegetale, dotate di debole azione estrogenica, che si legano ai recettori degli estrogeni e ne mimano l’azione, aiutando ad alleviare in parte i sintomi della menopausa.
Da evitare i grassi soprattutto di origine animale, i grassi saturi, le carni rosse quando possibile, le bevande e i cibi troppo zuccherati, gli alcolici, le fritture e il sale.
Per non sentire tanto la mancanza del sale è possibile insaporire i piatti con le spezie.
Bere tanta acqua al giorno dovrebbe essere una sana abitudine per tutti, ma soprattutto per le donne in menopausa!
Una corretta idratazione è importante per il corretto funzionamento dell’organismo, per la sua disintossicazione e per la perdita peso, previene la disidratazione e la perdita di elasticità della pelle contrastando i segni dell’invecchiamento.
Durante la menopausa bere più acqua, inoltre, aiuta a contrastare le vampate di calore, la secchezza cutanea, le cistiti, e aiuta ad assimilare calcio e sali minerali.
Verissimo. Grazie per i consigli ?