Alimentazione

Classi di Nutrienti: le Proteine

I nutrienti possono essere classificati in macronutrienti (proteine e amminoacidi, carboidrati, lipidi), la cui assunzione giornaliera ammonta a diversi grammi, ed i micronutrienti (vitamine e minerali), assunti in quantità minori.

Anche l’acqua è considerata un nutriente.
L’acqua è la molecola più abbondante in natura e nell’uomo, e costituisce il 60-65% delle cellule dell’organismo, ma è anche distribuita extracellularmente, soprattutto nel plasma ematico e nel liquido interstiziale.

Data la maggiore presenza di acqua a livello intracellulare, maggiore è lo sviluppo del tessuto muscolare, caratterizzato da elevata cellularità, maggiore è pure il contenuto di acqua.

Il tessuto adiposo invece è il tessuto con il più basso contenuto di acqua (10-12%) ed il più elevato contenuto di lipidi (70-82%) in quanto addetto al deposito di trigliceridi.

Maggiore sarà quindi lo sviluppo del tessuto adiposo, minore è il contenuto di acqua.

Un ulteriore distinzione viene fatta tra nutrienti essenziali che non possono essere biosintetizzati e, quindi, devono essere necessariamente assunti con la dieta, e non essenziali, in quanto l’organismo è in grado di sintetizzarli a partire da alcuni precursori.

Proteine: Cosa sono? Qual è il loro valore nutrizionale?

Le proteine sono molecole organiche, costituite da catene di amminoacidi uniti tra loro da legami peptidici, che svolgono un ruolo fondamentale per la struttura e le funzioni delle cellule.

Nell’uomo la fonte principale di azoto è costituita dagli amminoacidi presenti nelle proteine alimentari.

Da un punto di vista nutrizionale gli amminoacidi si distinguono in essenziali, che devono essere necessariamente introdotti preformati con la dieta, e in non essenziali, sintetizzabili dal nostro organismo.

Gli amminoacidi essenziali sono la valina, leucina, isoleucina (i cosidetti amminoacidi a catena ramificata), metionina, fenilanina, triptofano, istidina, lisina e treonina.

Gli amminoacidi semi-essenziali sono la cisteina, sintetizzata a partire dalla metionina, e la tirosina, sintetizzata a partire dalla fenilanina. Una loro adeguata assunzione risparmia i precursori essenziali.

Gli amminoacidi condizionatamente essenziali, che cioè sono sintetizzati a partire da prodotti del metabolismo intermedio come il piruvato, ossalacetato, alfa chetoglutarato e 3-fosfoglicerato, sono la serina, la glicina, la prolina, la glutammina e l’arginina.

L’alanina, il glutammato, l’aspartato e l’asparagina sono considerati amminoacidi non essenziali in senso stretto, in quanto l’organismo riesce sufficentemente a sintetizzarli da solo.
E’ da precisare però che in condizioni di scarso apporto di carboidrati, la sintesi di questi amminoacidi può essere compromessa.

Anche gli amminoacidi non essenziali vanno assunti con una dieta equilibrata.

Il valore nutrizionale delle proteine alimentari dipende innanzitutto dal loro contenuto di amminoacidi essenziali, che è diverso da una proteina all’altra.

Maggiore è il contenuto relativo di tutti gli amminoacidi essenziali, maggiore è il valore nutrizionale delle proteine.

Chiaramente combinando un alimento che contiene una proteina carente di un amminoacido essenziale con un altro alimento ricco di una proteina carente di un amminoacido essenziale differente dal primo, le due proteine assieme acquisiscono un maggiore valore nutrizionale.

Per esempio le proteine presenti nei legumi (fagioli, piselli secchi) hanno un contenuto basso di metionina, ma se si associano alle uova che contengono alti livelli di metionina, otteniamo un pasto che soddisfi il fabbisogno proteico.

Da non trascurare in una dieta equilibrata, è che gli alimenti apportatori di proteine contengono anche altri nutrienti di cui si deve tenere conto.
Nel caso degli alimenti vegetali per esempio si deve fare attenzione al contenuto di amido, in quelli animali invece dei lipidi e del colesterolo.

Il suggerimento è di sopperire al fabbisogno proteico con un’opportuna miscela di alimenti proteici di origine vegetale e animale, con proporzioni più a favore degli alimenti vegetali nei soggetti adulti.

Anche gli integratori in alcuni casi possono essere di grande aiuto.

 

Dott.ssa Viviana Mosca

Membro Indipendente Herbalife

 

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